I capolavori d’arte sparsi in vari musei e chiese del territorio sono certamente una caratteristica delle Marche. Altrettanto si può dire per l’artigianato artistico e storico che in alcuni casi, come quello di Monte San Giusto, è rappresentato dalla mostra permanente di presepi e diorami a cura di Andrea Pistolesi.
Non tutti sanno, infatti, che il Museo di Palazzo Bonafede ospita una mostra che nel 2021 è giunta alla dodicesima edizione. Monte San Giusto è un paese dove il culto del presepe è sentito ampiamente e radicato nei secoli: esso si diffuse già alla fine del Settecento ad opera dei francescani nella chiesa di Santa Maria della Purità. Le statue appartenute a quel presepe sono state ritrovate solo in parte: sono le tipiche figure di gesso marchigiano vivacemente colorato, che per la loro maestosità e bellezza richiamavano i pellegrini dei paesi vicini.
Questa tradizione è oggi portata avanti da Andrea Pistolesi, che ha iniziato a realizzare presepi dall’età di otto anni ed oggi possiede una vastissima collezione di statue di alto pregio, provenienti da tutte le parti d’Italia. Egli, avvalendosi di collaboratori esperti, quali Cesare Ciccalè, Gilberto Pistolesi e Stefano Renzi, è riuscito a realizzare una mostra presepistica di scuola marchigiana moderna, sia nello stile che nelle tecniche, unica nel suo genere che è visitabile tutti i mesi dell’anno.
La particolarità di questa esposizione è data proprio dal fatto che Andrea, oltre ad essere un bravissimo presepista, è anche un collezionista di presepi realizzati da altri autori di fama internazionale quali Domenico Cassese, Antonio Pigozzi, Nicolò Celegato…solo per citarne alcuni. Per questo motivo l’esposizione lascia sbalordito l’osservatore, visto che si passa da opere in miniatura contenute in una lampada, fino a manifatture di grande dimensione interamente meccanizzate.
Quest’anno, ad esempio, la raccolta include 13 diversi presepi artistici di grandi dimensioni, 4 piccoli presepi e una “Adorazione dei Magi” in filigrana donata dalla Cartiera di Fabriano.
Nel corridoio d’ingresso i presepi illustrano con particolare minuzia alcune scene di vita tra il 1950 e il 1960. Lungo il corridoio che porta alla stanza grande c’è il presepe del 2016 di oltre 10 metri di lunghezza e più di 30 movimenti. Poi si arriva all’ultima stanza dove sono posizionati 9 presepi di grandi e piccole dimensioni.
Secondo Andrea Pistolesi, autore e curatore della mostra, “il presepe è la risposta per eccellenza, la Luce che indica la strada nel buio della storia, e la strada è quella dell’amore insegnato da Dio e testimoniato da suo figlio Gesù: amore unica fonte di pace, fraternità, carità, verità e libertà. ogni essere umano di qualunque cultura è affascinato dalla sacra rappresentazione. E per questo la tradizione del Presepe non invecchia: ad ogni Natale dona serenità rinnovando in noi l’attrazione per il bene e insieme il desiderio di essere tutti un po’ più buoni”
Sarà possibile visitare la mostra fino a domenica 30 gennaio 2022, (pre-festivi: 15.30-19.30; festivi: 10.00-13.00/15.30-19.30). Successivamente su appuntamento.